Persiceto città dello Sport
L’appellativo è azzeccatissimo, con i suoi 12.000 tesserati (più del 40% dei cittadini), 62 organizzazioni sportive, 108 impianti fra pubblici (67) e privati (41), il sistema sportivo persicetano ha una valenza sociale inestimabile che trova la sua sintesi nella Consulta dello Sport, l’organo che rappresenta il mondo dello sport e propone programmi di attività all’amministrazione.
La Consulta, giunta al suo 25 anno, ha permesso di mantenere in ottimo stato e sviluppare l’impiantistica sportiva pubblica rispondendo alle reali esigenze della popolazione e rispettando criteri di economicità ed efficienza per la spesa comunale, di moltiplicare il numero delle organizzazioni sportive e dei praticanti, di instaurare proficue collaborazioni con il sistema scolastico, con l’amministrazione comunale per la gestione dei centri estivi e con le associazioni per le diverse abilità, infine ha curato la formazione permanente dei propri dirigenti e tecnici nei più svariati campi, dalle norme alle relazioni fino alla salute.
Quando parliamo di percorsi e bilanci partecipati, abbiamo nella Consulta un esempio che sarebbe opportuno riprodurre in molti altri settori.
Con l’obiettivo della massima trasparenza, da qualche anno essa redige un “Libro bianco” che ne sintetizza l’operato e traccia le linee progettuali per il futuro. Dai contenuti, che condividiamo, emergono alcuni aspetti per noi prioritari:
- La durata delle concessioni degli impianti che le società hanno in gestione attualmente è troppo breve (3-5 anni, estensibili fino a 10, 1 anno ogni 10mila euro di investimento) per pianificare interventi di valore, realizzarli e ammortizzarli; le convenzioni devo tornare decennali a tutela della qualità degli impianti pubblici e della gestione da parte delle organizzazioni locali, le uniche in grado di garantirne un uso equo sul piano sociale.
- Rispetto allo sviluppo dell’impiantistica, sono da privilegiare gli impianti scolastici sia a Persiceto che alle Budrie e, per quanto riguarda la manutenzione, è necessario dotare tutte le strutture di impianto fotovoltaico, per risparmio energetico e di spese di gestione.
- Affidare alla gestione delle organizzazioni sportive anche le recenti “palestrine” ad uso libero realizzate all’aperto: ciò ne garantirebbe la manutenzione e in determinati orari i tecnici sportivi potrebbero essere a disposizione dei cittadini per indirizzarli ad un uso corretto e sicuro delle attrezzature.
- Raggiunto l’attuale elevatissimo numero di praticanti, lo Sport persicetano si propone di estendere il proprio operato allo Sport di Cittadinanza attraverso il coinvolgimento sempre crescente e strutturato delle persone con diverse abilità e delle generazioni più mature, per una più efficace inclusione sociale e interculturale nei confronti dei cittadini di origine straniera.
- Anche per lo Sport, come per la Cultura, sarebbe importante realizzare un sito dedicato. Inoltre la nostra lunga storia sportiva, che inizia nel 1876, potrebbe essere degnamente rappresentata con la creazione del Museo dello sport, una struttura interattiva per la quale la Consulta ha già un progetto di allestimento e di gestione.